Più doni e meglio stai. Tutti i benefici della donazione del sangue.

Più doni e meglio stai. Tutti i benefici della donazione del sangue.

11 Marzo, 2017

Di seguito, i risultati di una indagine voluta dall’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue).

Nello studio del Cergas (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi di Milano, si certifica il positivo ritorno per la collettività dell’appartenenza ad AVIS, la più antica e grande associazione di volontariato del sangue del nostro Paese, di cui ricorre quest’anno il 90° anniversario della Fondazione.

L’indagine in sintesi

I dati sono stati studiati e ricavati attraverso i questionari compilati da 1.023 donatori distribuiti su 4 sedi campione.

In ambito sanitario e di prevenzione, circa il 13% dei donatori ha potuto usufruire di una diagnosi precoce di qualche patologia attraverso i test di qualificazione sierologica e le visite medico specialistiche che precedono la donazione di sangue. Tutto ciò, oltre a informare in anticipo il donatore sulle mutate condizioni di salute, ha comportato anche significativi risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale.

In tema di alimentazione corretta, il 56,8% dei donatori ha affermato di aver cambiato le proprie abitudini nutrizionali proprio in virtù dell’appartenenza a un’associazione di volontariato. Il 37,8% ha ritenuto anche importante modificare il consumo giornaliero o settimanale di alcolici.

Il 42,3% del campione ha inoltre affermato di aver modificato i propri comportamenti come fumatore, o eliminando del tutto l’abitudine oppure riducendo il consumo giornaliero di sigarette.

E l’attività fisica? Anche in questo ambito l’impatto è stato significativo, con il 26,2% degli intervistati che ha aumentato le ore settimanali dedicate alla corsa o ad altri sport. Anche il sottogruppo delle persone con più di 40 anni ha modificato questi comportamenti nella misura del 18,4%.

La Vis di Avis si è soffermata anche sui benefici in campo relazionale e sociale. Circa il 30% dei donatori volontari ha stretto rapporti interpersonali con altri associati, con una media di 5,1 persone conosciute.

Ed è molto alto (circa il 70%) il campione di donatori e volontari Avis che afferma di aver accresciuto il proprio senso di soddisfazione e autorealizzazione dalla partecipazione alle attività dell’associazione.

Nel tentativo di quantificare il valore che viene attribuito dai donatori all’esperienza della donazione, lo studio ha determinato un ammontare di 17,85 € per donazione, valore ottenuto dalla somma dei costi di spostamento per arrivare al centro trasfusionale o all’unità di raccolta dell’associazione, dal costo opportunità del tempo (in termini di rinuncia ad altre attività personali o lavorative) e da un’ipotetica disponibilità a pagare per l’attività di volontariato.

Un ultimo aspetto che la ricerca ha voluto indagare è l’eventualità che l’esperienza di donazione del sangue possa aver rappresentato l’occasione per sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti di altre organizzazioni di volontariato. Dal campione è emerso che il 32% ha rafforzato la propria disponibilità a collaborare per altre Onlus e il 23% a incrementare le erogazioni liberali.

Fonte: VolontariatOGGI.com