Contrasto alla povertà.

Contrasto alla povertà.

13 Febbraio, 2017

Secondo i dati ISTAT, il 28,7% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, in base alla definizione adottata nell’ambito della Strategia Europa 2020 (persone che si trovano almeno in una delle seguenti condizioni: rischio di povertà, grave deprivazione materiale, bassa intensità di lavoro).

In particolare, nel Lazio la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale, nel 2015, è pari al 27%: inferiore rispetto alla media italiana, ma in aumento rispetto al 2014, anno in cui era pari al 24,7%.

Il contesto territoriale del Lazio è inoltre estremamente diversificato, dal punto di vista socio-demografico, culturale, e dell’incidenza del disagio sociale. In particolare convivono:

  • forme di disagio tipicamente metropolitane: i senza fissa dimora, gli immigrati, le nuove povertà familiari;
  • aree con economia di sussistenza, fortemente condizionata dall’invecchiamento della popolazione, da un mancato sviluppo di opportunità di lavoro e quindi da marginalità sociale dei più giovani;
  • aree di precarietà socio-economica caratterizzata da una difficile transizione produttiva;
  • un’area del benessere economico riflesso, rappresentato da una quindicina di comuni situati nel litorale laziale, ove il turismo e le elevate rendite immobiliari stanno creando ricchezza senza sviluppo, con evidenti difficoltà occupazionali, squilibri sociali e allentamento del senso comunitario.

Il Programma di interventi regionali per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale si articola in vari tipi di azioni:

  • coordinamento degli interventi regionali di implementazione del SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) e del PON Inclusione, per garantire efficacia strutturale agli interventi finanziati da risorse nazionali e comunitarie;
  • finanziamento della misura 6.1 dei Piani Sociali di Zona “Contrasto alla povertà”, ad integrazione del programma nazionale;
  • finanziamento di progetti di contrasto alla povertà estrema (mensa, accoglienza notturna, unità di strada, pronto intervento sociale, etc.) attuati dal terzo settore, attraverso specifici bandi regionali.